Mag 162011
 

La mostra che si tiene a Modena, presso l’ Ex Ospedale Sant’Agostino, fino al 5 giugno 2011 presenta il quarto capitolo di acquisizioni di fotografia italiana contemporanea della collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Protagonisti sono quattro fotografi italiani che hanno avuto un ruolo determinante nella scena fotografica nazionale: Olivo Barbieri, Vittore Fossati, Guido Guidi e Walter Niedermayr.

Tra le opere in mostra compaiono immagini che hanno segnato la storia della fotografia italiana, come quelle di Vittore Fossati esposte nella celebre rassegna del 1984 “Viaggio in Italia”, o che hanno dettato l’inizio di una lunga carriera come i Flipper di Olivo Barbieri, o ancora fotografie che nel tempo hanno saputo imporsi come punti di riferimento per specifici ambiti di ricerca, come il complesso lavoro di Guido Guidi sui luoghi marginali o l’indagine seriale di Walter Niedermayr sulle trasformazioni del paesaggio alpino.

Olivo Barbieri è rappresentato da due serie di opere della sua “giovinezza” artistica. La prima “Flippers”, realizzata nel 1977 all’interno di una fabbrica di assemblaggio di flipper abbandonata e distrutta. Ii flippers agiscono come deposito della cultura e dell’immaginario di un’intera epoca, cristallizzando autentiche icone come i Beatles e i Rolling Stones, la fantascienza e l’epopea del Far West.
A fianco di esse, sono esposte fotografie realizzate qualche anno più tardi, che testimoniano il confluire dell’interesse dell’artista verso una nuova rappresentazione del paesaggio. Barbieri indaga realtà periferiche del territorio italiano e francese, entro cui ritrae soggetti minimi e raccoglie frammenti di quotidianità.

Olivo Barbieri Dalla serie “Flippers 1977-1978”, 1977-78 Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Guido Guidi è stato tra i primi fotografi italiani a  ritrarre il paesaggio marginale e anti-spettacolare della provincia. Le ricerche avviate negli anni Settanta sull’edilizia spontanea della Romagna orientale (1971-72), o sulla Strada Romea (1975-90) – che collega Cesena, la sua città, a Venezia, dove studiava e oggi insegna -, o quelle successive sulle aree industriali di Porto Marghera e Ravenna (1983-97) o sui paesaggi “interposti” tra i centri urbani europei (1993-96)
La selezione di opere esposta comprende i lavori di Porto Marghera, le ricognizioni su una cava di inerti sul Monte Grappa, immagini tratte dalla serie “Rimini Nord” e quelle scattate nel 1989 a Gibellina.

17771 Gibellina 2XI 89, 1989 Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Vittore Fossati si è avvicinato alla fotografia alla fine degli anni Settanta, strutturando la sua ricerca sul significato stesso del guardare e sui meccanismi visivi che determinano il nostro approccio alla realtà e modulano al contempo la lettura che ne riportiamo.
Fossati sarà rappresentato da immagini tratte dalle serie “Belle Arti”, “Appunti per una fotografia di paesaggio” e “Viaggio in Italia”: da quest’ultima, in particolare, sarà riproposta la celebre fotografia del 1981, Oviglio, Alessandria, nella quale un arcobaleno domina un paesaggio di campagna e contribuisce a costruire lo schema prospettico della scena. La fotografia fu pubblicata sul catalogo del progetto di Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati “Viaggio in Italia”, in apertura della sezione intitolata “A perdita d’occhio”. Nell’opera di Fossati, infatti, il senso dell’infinito è molto presente: motivi ricorrenti sono l’acqua dei fiumi che scorre e disegna la terra; gli alberi e i loro rami, incaricati di guidare lo sguardo più lontano, congiungere elementi e piani del paesaggio fra loro non comunicanti; il cielo di azzurri sempre diversi, l’arcobaleno.

Vittore Fossati Oviglio, 1981 Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

La parte centrale dell’esposizione è costituita da una serie di oltre 20 opere di grande formato di Walter Niedermayr, affiancate da una selezione di video dell’artista. Sin dagli anni Ottanta Niedermayr ha avviato un’ampia indagine sull’interazione dell’uomo con l’ambiente montano osservando le profonde mutazioni subite dal territorio in seguito al crescente fenomeno del turismo di massa e dei suoi effetti.
Walter Niedermayr Glacier de Bossons 02, 2009 Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Le sue opere creano nell’osservatore una sorta di disorientamento sollevando domande legate alla percezione visiva dello spazio, oltre che agli effetti dell’azione umana sulla natura. Le ultime ricerche dell’artista nell’ambito dell’indagine sul paesaggio alpino sono state affiancate da un nuovo importante capitolo, l’esplorazione del territorio iraniano. Nella serie realizzata in Iran (2005-2008) l’artista delinea l’immagine di un territorio ricco di fascino, dove i resti delle antiche culture convivono con i tratti di un Paese in trasformazione, che a partire dalla Rivoluzione islamica del 1979 ha assistito a un rapido sviluppo urbano, spesso influenzato dai modelli delle società occidentali.

Orari
fino al 5 giugno 2011, dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19

Presso
Ex Ospedale Sant’Agostino
Largo Porta Sant’Agostino, 228
Modena

Tariffe:
ingresso gratuito

Informazioni:
FONDAZIONE FOTOGRAFIA
c/o Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Via Emilia Centro, 283, Modena
Tel. +39 059 239888
Fax +39 059 238966
E-mail: info@mostre.fondazione-crmo.it

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