Ago 062011
 

Chiunque abbia anche solo sfogliato un manuale di fotografia, o letto delle discussioni in rete sulla composizione fotografica, si sarà certamente imbattuto nella “regola dei terzi”.
Essa è forse il principio base della composizione fotografica, conoscerla e applicarla significa realizzare immagini ben bilanciate e in grado di catturare l’attenzione.

Applicare la regola dei terzi obbliga il fotografo a pensare a cosa sta ritraendo facendo due domande fondamentali: quali sono i punti di maggior interesse  e dove voglio posizionarli nell’inquadratura. Continue reading »

Apr 072011
 

Recentemente, un amico che desidera avvicinarsi alla fotografia mi ha chiesto da dove deve iniziare, visto che i consigli erano diversi ho pensato che potesse valere la pena condividerli.

1 – Non sprecate i vostri soldi

In primo luogo, non potete sapere se le vostra passione per la fotografia durerà, quindi sarebbe uno spreco spendere migliaia di euro in attrezzatura fotografica per poi lasciarla inutilizzata in un armadio.
Secondo, all’inizio non sapete che “tipo” di fotografo siete, quando lo avrete capito saprete anche di che attrezzatura avete bisogno.
Terzo, si possono ottenere ottimi risultati anche con fotocamere compatte relativamente poco costose; il risultato non dipende solo dalla macchina fotografica, bensì soprattutto da chi la usa.

2 – Sperimentate

Portate con voi il più possibile la vostra fotocamera (in questo caso è di certo più comodo se avete una compatta), poichè in ogni momento potete trovarvi di fronte ad una situazione che vale la pena immortalare.
Il vantaggio del digitale è che le prove sono a “costo zero”, quindi scattate molto pensando però sempre a quello che state facendo.
Ritraete il vostro soggetto cambiando le inquadrature e la prospettiva, spostandovi lateralmente o posizionandovi più in alto o più in basso rispetto ad esso.
Se rimanete sempre in piedi, la foto ritrarrà le cose così come le vedono tutti, perdete al più presto questa abitudine, ad esempio, mettersi alla stessa altezza del soggetto vi consentirà di cambiare il punto di vista e renderà la fotografia più interessante a chi la guarderà. Continue reading »

Feb 142011
 

Nella prima parte di questo breve corso di fotografia per principianti, abbiamo spiegato i concetti di dimensione e qualità dell’immagine parlando dei vari formati, della risoluzione e introducendo il concetto di bilanciamento del bianco.

In questa seconda parte parleremo di esposizione spiegando cosa sono i tempi di posa, il diaframma e i metodi di esposizione, e dei modi di scatto, illustrando semplicemente come “controllare” la vostra fotocamera. Introdurremo anche il concetto di profondità di campo.

Introduzione all’esposizione

Semplificando al massimo, si ha una corretta esposizione quando le zone più chiare di una fotografia (dette “alte luci”) non sono “bruciate”, ovvero non risultano essere macchie bianche senza sfumature di colore, contemporaneamente le zone scure non devono essere nere e prive di dettagli (a meno che quest’ultimo non sia un effetto voluto ad esempio le silouette).
Una foto sovraesposta è troppo “chiara” ed una sottoesposta è troppo “scura”, con i software di fotoritocco è possibile a volte recuperare foto sottoesposte, mentre risulta spesso impossibile migliorare foto sovraesposte.
Ovviamente “corretta esposizione” è una definizione tecnica che vale come regola generale, ma l’uso creativo della fotografia va ben oltre questo concetto: molti artisti hanno fatto dei “giochi” di esposizione la loro caratteristica (però bisogna saperlo fare bene!!)

Cosa determina l’esposizione

L’esposizione è data dalla combinazione di tre diversi fattori, il tempo di posa, l’apertura del diaframma e la sensibilità ISO.
Il tempo di posa (o velocità dell’otturatore) determina la quantità di luce che raggiunge il sensore, si esprime in secondi o frazioni di secondo; il diaframma invece regola l’intensità della luce, si esprime con “f” seguito da un numero che va generalmente da 1 a 32; più piccolo è il numero, maggiore è l’apertura del diaframma e di conseguenza l’intensità della luce che raggiunge il sensore.
La sensibilità ISO indica la sensibilità del sensore, più basso è il numero ISO e minore è la capacità di registrare immagini in ambienti poco luminosi, aumentando la sensibilità però aumenta il cosiddetto “rumore” (semplificando, aumentando la sensibilità ISO peggiora la qualità dell’immagine). Continue reading »

Feb 022011
 

La fotografia è alla portata di tutti, ma spesso chi ci si avvicina per la prima volta resta un po’ disorientato da termini e concetti  che non sempre sono spiegati nel manuale della fotocamera.
Questo breve corso è rivolto ai neofiti e darà le basi per l’utilizzo corretto della macchina fotografica in modo da non rendere la fotografia un risultato del caso o della fortuna, ma di trasformarla in un processo in cui ogni scatto è frutto di una scelta ragionata.
In questa prima parte tratteremo i concetti base di dimensione e qualità dell’immagine parlando dei vari formati, della risoluzione e spiegando perchè a volte le fotografie hanno colori diversi da quelli che vediamo introducendo il concetto di bilanciamento del bianco.
Nella seconda parte parleremo di esposizione, modi di scatto e di profondità di campo.
Nella parte conclusiva  invece descriveremo le tecniche di base della composizione fotografica introducendo la “regola dei terzi” e la “regola aurea”.

Nota bene, leggere questo tutorial non sostituisce la lettura del manuale della fotocamera, indispensabile per sapere come fare ad accedere alle varie impostazioni. Continue reading »

Gen 162011
 

Va detto da subito che le fotocamere compatte, specialmente quelle più semplici, non sono lo strumento più adatto per la macrofotografia(*), tuttavia, con alcune accortezze è possibile anche con esse ottenere ottimi risultati.
Questo breve tutorial è rivolto particolarmente a chi utilizza fotocamere del tipo “punta e scatta” ovvero i modelli privi di molte regolazioni presenti nei modelli più avanzati.

Macrofotografia1) Utilizzate la modalità “macro”
Quasi tutte le fotocamere compatte hanno questa modalità, solitamente indicata da un fiore. In questo modo la fotocamera è in grado di mettere a fuoco il soggetto ad una distanza minore rispetto all’impostazione normale, ovviamente questa distanza varia da modello a modello.
Nella modalità macro, il diaframma viene aperto al massimo in modo da ridurre la profondità di campo (l’area della fotografia a fuoco) e sfocare lo sfondo per far risaltare meglio il soggetto.
Se la vostra fotocamera consente l’apertura manuale del diaframma, apritelo al massimo (corrisponde al numero più piccolo).

2) Lunghezza focale
Quasi tutte le fotocamere compatte oggi sono dotate di zoom, allargate o restringete l’inquadratura per riprendere il vostro soggetto ricordando che anche una diversa lunghezza focale varia la profondità di campo, più vi “avvicinerete” con lo zoom, più “corta” sarà l’area a fuoco. Continue reading »

Ago 092010
 

The Photoshop CS4 Down & Dirty TricksVi segnaliamo un altro importante libro di Scott Kelby (si, noi di The Monday’s Shot adoriamo questo  fotografo/designer): “The Photoshop CS4 Down & Dirty Tricks” che purtroppo non ci risulta essere stato ancora tradotto in italiano (se ci sbagliamo, per favore, segnalatecelo).

Questo testo va oltre “Photoshop CS4 per la fotografia digitale“, spiegando passo-passo, con il consueto stile di Kelby, diverse tecniche usate dai professionisti dell’impaginazione, non è quindi un libro che tratta solo di fotoritocco, bensì un tutorial che fornisce degli skills in più in materia di design.

Come dice Kelby stesso nella prefazione, questo non è un libro che va letto dall’inizio alla fine,  si può prendere un argomento a caso e seguirlo; anche in questo caso sono disponibili per il download i file usati in ogni capitolo.

Suddiviso in nove capitoli, tratta diversi aspetti combinabili tra loro, degno di nota l’ultimo, scritto da Corey Barker, dedicato alle funzionalità 3D di Photoshop.

Scott Kelby – The Photoshop CS4 Down and Dirty Tricks

Pagine: 360
Lingua: Inglese
Editore: Pearson Education
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: acquistabile in rete (anche in formato elettronico) su Amazon o su Play.com da 30.00€ a 42.00€

Lug 262010
 

Spesso, nella fotografia di paesaggi, ci si trova di fronte a situazioni limite per quanto riguarda la corretta esposizione delle varie aree, non sempre è infatti possibile esporre correttamente il cielo e il resto dell’immagine; solitamente ci si ritrova con zone sotto o sovraesposte.
Per ovviare a questo problema, i professionisti (e gli appassionati evoluti) hanno nel loro corredo i set di filtri graduati, ma se non li avete con voi, potete ovviare in post-produzione con le funzioni messe a disposizione da Adobe Camera Raw.
Nell’esempio che segue vediamo come correggere una foto con condizioni di esposizione “estreme”

file raw non modificato

Nikon D5000, 18mm, f/19, 1/60 sec, 200 ISO

Usando l’esposizione a matrice della mia D5000 il risultato è evidentemente non soddisfacente, l’area inferiore è decisamente sottoesposta.

Apriamo il file in Camera Raw, selezioniamo lo strumenti “Filtri graduati”, a occhio nell’area scura servono almeno due stop in più per vedere meglio i dettagli e andiamo ad impostare tale valore di esposizione (il primo slider in alto).
Dopodiché, ci posizioniamo nell’angolo inferiore destro della nostra immagine e trasciniamo verso l’alto a sinistra.

filtri graduati in camera raw

Aumentiamo ancora l’esposizione di un terzo di stop e otteniamo questo risultato.

il risultato finale

Ovviamente questa foto è ancora lontana dall’essere un buono scatto, negli articoli successivi andremo ad analizzare gli altri aspetti su cui è necessario intervenire.